Progetto CoDiSSc, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Università della Valle d'Aosta - Strada Cappuccini 2/A - 11100 AOSTA
Ideazione e coordinamento scientifico: Luisa Revelli.
Comitato scientifico: Juri Meda (Università degli Studi di Macerata); Bruno Moretti (Università di Berna); Tullio Telmon (Università degli Studi di Torino)
Coordinamento Gruppo di Ricerca - Università della valle d'Aosta: Fabrizio Bertolino, Gianmario Raimondi, Luisa Revelli, Massimo Angelo Zanetti.
Caporedattrice dell'archivio digitale: Hélène Champvillair.
Le scritture scolastiche come fonti per la storia della lingua, della didattica, dell'educazione, della cultura, della società
Il Progetto di ricerca CoDiSV (Corpus digitale delle scritture scolastiche d'ambito valdostano) è nato nel 2003 presso l'Università della Valle d'Aosta con lo scopo di collezionare un campione di testimonianze di scrittura infantile quantitativamente significativo e rappresentativo del periodo compreso tra l'Unità d'Italia e la fine del XX secolo. L'obiettivo di disporre di fonti storiche - utili a ricostruire in diacronia il quadro linguistico e glottodidattico delle varietà insegnate, apprese, impiegate o proposte in un secolo e mezzo di scuola - è stato perseguito attraverso la raccolta di quaderni, testimoni dell'evoluzione dei modelli linguistici suggeriti dai maestri e dei cambiamenti intervenuti nelle pratiche d'insegnamento in rapporto al susseguirsi di atti politico-normativi e ‘mode' didattiche, ma anche - grazie alla minuziosa quotidianità delle pratiche di scrittura, del progredire delle tappe acquisizionali di singoli apprendenti dialettofoni alle prese con lo studio delle due lingue "alte" del repertorio e quindi, seppure per differenza rispetto alle competenze attese dagli insegnanti, indizi di quelli che di volta in volta dovevano essere usi, abitudini e comportamenti linguistici della comunità di riferimento.
Con l'aumentare delle dimensioni del patrimonio documentario, il progetto ha progressivamente assunto una prospettiva interdisciplinare, che si è andata indirizzando anche verso gli ambiti della ricerca sociale e pedagogica, della storia delle didattiche disciplinari e dell'antropologia culturale. I quaderni del corpus aprono, infatti, molteplici scorci su fatti e fenomeni del passato: consuetudini domestiche, abitudini alimentari, tecniche e metodi relativi a attività rurali e allevamento; idee, pregiudizi, mode, stereotipi e credenze; modelli morali e moraleggianti; percezione di fatti e eventi contemporanei affiorano tanto dai racconti dei giovani apprendenti quanto da quelli proposti dagli insegnanti, fornendo informazioni relative a fenomeni sociali, cambiamenti culturali e stili di vita. Le implicazioni che da tali aspetti scaturiscono offrono importanti testimonianze e spunti di riflessione sullo sviluppo della scuola e delle pratiche educative.
Oggi il progetto CoDiSSc si propone di coniugare l'iniziale interesse per lo studio delle varietà e della didattica dell'italiano con obiettivi e prospettive di studio di differente taglio disciplinare, perseguendo al contempo finalità di conservazione di un patrimonio che, seppure apparentemente povero e dotato di un valore di per sé sostanzialmente affettivo e circoscritto ai possessori, si presenta in realtà come ricco di potenzialità anche sotto il profilo archivistico. La scelta di rinunciare al pur desiderabile incanto della consistenza fisica dei materiali conduce - oltre che ad un beneficio legato alla disponibilità quantitativa dei beni documentari - a due funzioni essenziali: quella di rendere agevolmente fruibili materiali altrimenti difficilmente reperibili e consultabili, e quella di salvaguardare una copia elettronica di documenti che per le loro scarse attrattive commerciali sono particolarmente esposti all'incuria, ai danni fisici e all'usura del tempo.